Nel 2005, per la prima volta nella storia, una città italiana vanta la presenza di un club in massima serie per calcio, basket, volley e rugby. La città del record non è una metropoli, come ci si potrebbe aspettare, ma Treviso. Soli 82.000 abitanti, ma una tradizione sportiva di livello assoluto.
A meno di dieci anni, dell'impero trevigiano resta solo il rugby: il declino inizia proprio dal calcio, con i biancocelesti esclusi dai campionati professionistici nel 2009 per irregolarità finanziarie (ed oggi ancora relegati in Promozione veneta); seguono a ruota i fallimenti delle storiche società Sisley Volley e Benetton Basket. La fine di pezzo di storia dello sport tricolore.
Sono anni turbolenti per il calcio italiano ed i dissesti finanziari portano squadre come il Torino ed il Perugia a chiudere i battenti. Viene così ripescato in Serie A il Treviso, sconfitto dagli umbri in semifinale play-off. Una gioia a metà per i biancocelesti, che conquistano lontano dal campo il traguardo storico della prima promozione in Serie A. La società allestisce per l'occasione una squadra giovane, passando al setaccio i principali vivai nazionali per portare a Treviso talenti come l'allora 21enne portiere Handanovic ed il gioiello della primavera del Torino fallito, Robert Acquafresca. La squadra parte con 5 sconfitte consecutive ed arranca fino a cambiare tre allenatori in una sola annata. Sotto la guida di Diego Bortoluzzi, allenatore promosso dalla primavera del club, il Treviso riesce addirittura ad imporre lo 0-0 alla Juventus campione, ma nulla riesce ad evitare l'ultimo posto finale* e la conseguente retrocessione.
BORRIELLO Marco - Il ritorno al club che per primo aveva creduto in lui, lanciandolo in Serie C1 da titolare. Il Treviso ha perso Barreto, bomber della B, scambiandolo con un opaco Dino Fava da sole 3 reti in 22 partite: per provare a salvare la stagione, i veneti prendono Borriello in prestito dal Milan. Bastano 5 reti all'attaccante napoletano per diventare il bomber principe dell'unico Treviso di Serie A, entrando di fatto nella storia del club. Si congeda con una doppietta che vale un'insperata vittoria contro l'Udinese all'ultima gara di campionato. Sempre di passaggio, a Treviso come in tutta la carriera: il bomber con la valigia.
HANDANOVIC Samir - La fama di portiere pararigori, la sicurezza del caveau di una banca per Udinese ed Inter, il carattere di chi parla poco e convince tra i pali. Eppure anche il grande Handanovic ha rischiato una precoce bocciatura dopo le sue prime prestazioni italiane: gioca le tre gare iniziali della stagione, collezionando papere. Il potenziale scontro salvezza Treviso-Livorno lo decide lui, regalando al 91° con un rilancio sbagliato il gol vittoria a Lucarelli. In Lazio-Treviso viene espulso per un fallo su Tommaso Rocchi (ex-Treviso), lasciando in porta il difensore Galeoto. Con la squalifica cala il sipario sulla sua stagione, con la società ben felice di girarlo alla Lazio in cambio dell'esperto Matteo Sereni a gennaio.
MAGGIO Chistian - Reduce da un infortunio al ginocchio, la Fiorentina decide di riavvicinare il terzino alla sua città (Maggio è vicentino), permettendogli un semestre in una squadra in cui rilanciarsi a buon livello, ma senza sentire la pressione del risultato. La soluzione è Treviso, ma in 11 gare di puro "garbage time", con la squadra già praticamente retrocessa, Maggio non riesce ad emergere. Al termine della stagione trevigiana, Maggio viene preso dalla Sampdoria, con l'esplosione e la nazionale: un'operazione d'oro per i blucerchiati, un'occasione persa per il Treviso.
Borriello, Handanovic e Maggio, ma anche talenti rimasti inespressi o ridimensionati nel tempo come Russotto (al tempo indicato come uno dei migliori prospetti mondiali), Acquafresca o Dossena. Alcuni di proprietà, altri in prestito, ma comunque con la possibilità di strapparli ai rispettivi club di appartenenza, in presenza un orizzonte di programmazione più lungo (vedasi Maggio-Sampdoria). Programmazione, la sottile linea che avrebbe potuto trasformare l'armata brancaleone del Treviso in un progetto vincente.
*Commutato in 19° dopo Calciopoli e la retrocessione della Juventus in ultima posizione
Giuseppe Brigante
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