venerdì 24 gennaio 2014

Saranno squadroni #3: Atalanta 2003-04


Agazzi; Brivio, Canini, Astori, Zappacosta; Montolivo, Lazzari, Bonaventura; Pazzini, Bianchi, Zaza (panchina: Consigli, Natali, Bellini, Guarente, Baselli, Padoin, Gabbiadini). Un ipotetico 4-3-3 che potrebbe senza problemi ottenere piazzamenti di alta classifica in Serie A, tutto rigorosamente made in Zingonia. Occhio lungo e radici ben ferme sul territorio, questi gli elementi che rendono l'Atalanta da sempre una delle migliori scuole calcio del mondo: la fabbrica del calcio italiano.

Serie A 2002/03 - terminano il campionato appaiate a 38 punti Modena, Empoli, Reggina ed Atalanta: 4 squadre al 12° posto, con il solo problema che all'ultima del quartetto tocca la retrocessione in Serie B. A causa del peggior record negli scontri diretti, a dover lasciare la massima serie sono proprio i bergamaschi. Il capitano Doni, il terzino in rampa di lancio Zauri ed il mediano Dabo lasciano la squadra, ma nonostante l'addio delle stelle è chiaro a tutti che quello dell'Atalanta è solo un arrivederci alla massima serie: per i nerazzurri si tratta dell'occasione perfetta per lasciare spazio alla talentuosa nidiata dei Bellini, Mingazzini, Montolivo, Pazzini e Lazzari. La giovine Atalanta non delude le aspettative ed ammazza il campionato fin dall'inizio, mantenendo l'imbattibilità per 24 partite (record storico per la società). Una volta in vetta, la squadra avverte un calo di concentrazione che complica il cammino degli atalantini, che al termine del campionato riescono comunque a conquistare il 5° posto, l'ultimo valevole per la promozione diretta, davanti alla Fiorentina.


PAZZINI Giampaolo - Nella stessa figurina Vugrinec, l'attaccante d'esperienza da 0 gol in 28 partite, e Pazzini, l'esordiente del vivaio che riesce a segnare 9 reti nel suo primo anno da professionista. Solo due anni prima, un 16enne Pazzini si presentava alla stampa con le idee chiare sul futuro: "Debbo migliorare in due direzioni: fisica e caratteriale. Fisica: sono alto 1,78, debbo arrivare a 1,83. Peso 69 chili e mezzo, debbo arrivare ai 75. Caratteriale: debbo soprattutto diventare più cattivo sul piano agonistico e raggiungere di conseguenza la voglia massima del gol [...] Per adesso ho una prima esigenza: divertirmi giocando. Seguirà una meta: giocare in prima squadra nell'Atalanta. Seguirà un'altra meta: fare una bella carriera nell'Atalanta". Oggi possiamo dire che il Pazzo è riuscito a costruirsi la sua "bella carriera", anche se lontana da Bergamo. La stagione del decolo con 19 alla Sampdoria ed un'avventura europea breve ma vissuta da leader, poi l'Inter di Leonardo, il cambio di sponda cittadino e l'operazione al ginocchio che lo allontana dal campo. Più infermeria che campo in una carriera a cui manca la ciliegina sulla torta.

MONTOLIVO Riccardo - Atalanta, Fiorentina, Milan: le tappe percorse da Pazzini, con percorso abbreviato. Nasce trequartista, ma negli anni si trova a ricoprire le posizioni di regista, mezzala, mediano ed incursore, fino a diventare un centrocampista polivalente, ma senza un'identità precisa di ruolo. Considerato da molti sopravvalutato a causa del suo mancare di una caratteristica dominante (se il Milan dei trofei si fondava sulla visione di gioco di Pirlo, sulla tecnica di Kakà, sulla grinta di Gattuso e sulla corsa di Seedorf, cosa contraddistingue Montolivo, protagonista del nuovo ciclo?), riesce tuttavia a ritagliarsi un ruolo fondamentale nell'economia di gioco della Fiorentina e poi Milan fino a conquistare la fascia di capitano in entrambe le squadre: prezioso all-around o talento incompiuto, il campionato mondiale sarà giudice imparziale.

Dell'ampia leva di ex-primavera integrati in prima squadra per la stagione 2003/04, il solo Bellini ha votato la sua carriera ai colori nerazzurri: Bergamo rappresenta una tappa di passaggio fin troppo fugace per la maggioranza dei talenti che partono da Zingonia verso il professionismo. Ma forse il destino degli orobici è quello di seminare in abbondanza per tenere a galla non solo il club, ma l'intero movimento calcistico italiano: la fabbrica è ancora aperta, e chissà che tra Mario Pugliese, Alberto Grassi, Faisal Bengal ed il resto dell'attuale primavera atalantina non si nascondano i volti del futuro della Serie A.


Giuseppe Brigante

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