Rivalità storiche e top-team in campo per la terza giornata, nel primo vero super-sunday di Premier League. Il North London Derby lo vince un brillante Arsenal, mentre il derby d'Inghilterra tra Liverpool e Manchester United, le due squadre più titolate del paese, lo riporta a casa il Liverpool a due anni di distanza dallo show di Kuyt valso il 3-1 nel 2011.
Vi ricordate il Liverpool bello ma poco cinico, che semina gioco e raccoglie metà dei frutti? Il Liverpool poco cattivo nei big match, bisognoso di dover ricostruire una sua identità? Il Liverpool dell'anno scorso, totalmente l'opposto dell'arcigna macchina da guerra che guida a punteggio pieno la Premier League dopo le prime tre partite, che eccelle per solidità e costruisce punti preziosi sul pacchetto arretrato, dalle parate di Mignolet fino alla forma di Agger. Una squadra che sa portare a casa il risultato giocando il necessario, senza fronzoli, che viaggia come un poeta ermetico dritta verso l'obiettivo.
Per il derby d'Inghilterra il Manchester United sperimenta gli esterni in posizione invertita, novità assoluta con Giggs a destra e Young a sinistra, così da guadagnare pericolosità sugli inserimenti palla al piede dei laterali ed affiancare al bomber principe Van Persie due nuove bocche di fuoco. Il risultato dell'espediente non è però quello sperato, con un Manchester United che sbaglia 26 cross su 32 effettuati e pecca di imprecisione in fase di costruzione di gioco, vanificando la supremazia territoriale. A non far ragionare i Red Devils è l'impostazione di gioco del Liverpool di Rodgers, che punta forte sul pressing asfissiante a tutto campo e sulla muraglia Lucas-Gerrard-Henderson, focalizzati con successo sulla fase di interdizione: in questo modo i padroni di casa hanno sfruttato gli arcinoti problemi di impostazione del Manchester United, facendo leva sul tallone d'Achille degli avversari per portare a casa il risultato, stavolta a spese dello spettacolo.
Il gol di Sturridge al 4° minuto spiana la strada al Liverpool, che ha la possibilità di abbassare il baricentro e controllare la gara: Rodgers sceglie un atteggiamento attendista molto rischioso, considerando le capacità dei campioni dello United di ribaltare partite grazie a lampi di classe ed episodi. A posteriori, il risultato del campo dà ragione all'allenatore del Liverpool: 1-0, 0-1, 1-0, gol subiti zero, marcatori Sturridge, Sturridge, Sturridge. I Reds possono godersi la festa del centenario della nascita di Bill Shankly, l'allenatore-minatore che ha forgiato con i trofei la leggenda del club, proprio nei giorni in cui il Liver Bird torna a volare sulla classifica della Premier in solitaria, dopo anni di appannamento, grazie ad una SQUADRA rocciosa e completa anche senza il campione-pentito Suarez, che si accinge a tornare per riprendere lo scettro dell'attacco.
Per il derby d'Inghilterra il Manchester United sperimenta gli esterni in posizione invertita, novità assoluta con Giggs a destra e Young a sinistra, così da guadagnare pericolosità sugli inserimenti palla al piede dei laterali ed affiancare al bomber principe Van Persie due nuove bocche di fuoco. Il risultato dell'espediente non è però quello sperato, con un Manchester United che sbaglia 26 cross su 32 effettuati e pecca di imprecisione in fase di costruzione di gioco, vanificando la supremazia territoriale. A non far ragionare i Red Devils è l'impostazione di gioco del Liverpool di Rodgers, che punta forte sul pressing asfissiante a tutto campo e sulla muraglia Lucas-Gerrard-Henderson, focalizzati con successo sulla fase di interdizione: in questo modo i padroni di casa hanno sfruttato gli arcinoti problemi di impostazione del Manchester United, facendo leva sul tallone d'Achille degli avversari per portare a casa il risultato, stavolta a spese dello spettacolo.
Il gol di Sturridge al 4° minuto spiana la strada al Liverpool, che ha la possibilità di abbassare il baricentro e controllare la gara: Rodgers sceglie un atteggiamento attendista molto rischioso, considerando le capacità dei campioni dello United di ribaltare partite grazie a lampi di classe ed episodi. A posteriori, il risultato del campo dà ragione all'allenatore del Liverpool: 1-0, 0-1, 1-0, gol subiti zero, marcatori Sturridge, Sturridge, Sturridge. I Reds possono godersi la festa del centenario della nascita di Bill Shankly, l'allenatore-minatore che ha forgiato con i trofei la leggenda del club, proprio nei giorni in cui il Liver Bird torna a volare sulla classifica della Premier in solitaria, dopo anni di appannamento, grazie ad una SQUADRA rocciosa e completa anche senza il campione-pentito Suarez, che si accinge a tornare per riprendere lo scettro dell'attacco.
IL BORSINO DELLA PREMIER LEAGUE
PABLO HERNANDEZ. Gol e assist per affondare il WBA e schiodare lo Swansea da un desolante zero in classifica. Riconferma ad alti livelli
GIROUD & STURRIDGE. Una rete a partitaper entrambi, non c'è altro da dire...è l'anno della definitiva consacrazione?
ITAL-SUNDERLAND. Dossena, Diakité, Giaccherini e gli emigranti Mannone-Borini formano la colonia italiana in Premier League. Un solo punto in 3 partite è certamente un bottino deludente, specialmente se ottenuto in partite sulla carta alla portata.
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ITAL-SUNDERLAND. Dossena, Diakité, Giaccherini e gli emigranti Mannone-Borini formano la colonia italiana in Premier League. Un solo punto in 3 partite è certamente un bottino deludente, specialmente se ottenuto in partite sulla carta alla portata.
TOTTENHAM. Dopo i primi due striminziti 1-0 contro Crystal Palace e Swansea, gli Spurs floppano al primo esame da top team, al North London Derby. Ci si aspetta il passo avanti
IL GIOVANE DELLA SETTIMANA
Philippe COUTINHO (1992). Lontano parente del talento grezzo ed evanecente dei tempi dell'Inter, sposta gli equilibri con i suoi dribbling nella prima frazione. Nel secondo tempo, con un Liverpool più chiuso, il trequartista brasiliano riesce a trovare meno spazi: segnali di crescita continua.
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