C'è ancora chi lo chiama 4-2-4, ma la formula vincente di questa Juventus capolista sta nelle idee di un allenatore non legato ai numeri quanto ad un'idea di gioco.
A San Siro, in occasione del derby d'Italia la Juventus schiera in campo un modulo ibrido, variabile tra il 4-3-3, il 4-2-3-1, il 4-1-4-1 ed il 3-4-3 nel corso della partita.
La trappola preparata da Ranieri per neutralizzare il gioco di Conte è piazzata su Pirlo: in fase di non possesso il terzetto d'attacco dell'Inter aveva lo specifico compito di non far arrivare la palla al regista ex-Milan per tagliare la fonte di gioco principale delle prime 9 apparizioni della nuova-Juventus.
Risultato? Chiellini e Lichtsteiner si sono scoperte nuove vie per impostare il gioco, mentre il lavoro a tutto campo di Marchisio, Pepe, Vidal e Matri ha creato gli spazi per un gioco scorrevole e soprattutto di marca bianconera.
Morale della favola: l'Inter perde 1-2, segnando grazie ad una cannonata sul primo palo di Maicon (innescato da un no-look di Sneijder)...ma si scopre estremamente vulnerabile agli attacchi verticali.
A San Siro, in occasione del derby d'Italia la Juventus schiera in campo un modulo ibrido, variabile tra il 4-3-3, il 4-2-3-1, il 4-1-4-1 ed il 3-4-3 nel corso della partita.
La trappola preparata da Ranieri per neutralizzare il gioco di Conte è piazzata su Pirlo: in fase di non possesso il terzetto d'attacco dell'Inter aveva lo specifico compito di non far arrivare la palla al regista ex-Milan per tagliare la fonte di gioco principale delle prime 9 apparizioni della nuova-Juventus.
Risultato? Chiellini e Lichtsteiner si sono scoperte nuove vie per impostare il gioco, mentre il lavoro a tutto campo di Marchisio, Pepe, Vidal e Matri ha creato gli spazi per un gioco scorrevole e soprattutto di marca bianconera.
Morale della favola: l'Inter perde 1-2, segnando grazie ad una cannonata sul primo palo di Maicon (innescato da un no-look di Sneijder)...ma si scopre estremamente vulnerabile agli attacchi verticali.
CHIAVE TATTICA 1 - PIRLO: Se i dubbi dell'estate erano "Sarà ancora integro? Ha senso prenderlo a questa età?", dopo le prime partite di campionato si parlava di Pirlo-dipendenza e di come arginare l'estro del regista della nazionale. In questo senso va letta la mossa di Ranieri, che ha voluto piazzare in fase di costruzione di gioco della Juve, un gabbione di marcatori (Pazzini, Zarate e Sneijder) fisso sull'usuale fulcro del gioco avversario. E se la Juventus decidesse di ignorare Pirlo e giocare come se niente fosse...sono davvero così pipponi Chiellini, Lichtsteiner e gli altri da non sapere impostare? Domanda retorica, e lo screen postato ne è una chiara esemplificazione: minuto 11:10 (notare il risultato in quel momento ed il risultato al minuto 12), palla ai centrali di difesa che -vedendo Pirlo marcato- passano palla al liberissimo esterno di sinistra ed ecco bypassato il problema dell'uscire dalla difesa senza buttare via il pallone nè passare per i piedi di Pirlo.
CHIAVE TATTICA 2 - NAGATOMO vs PEPE & LICHTSTEINER: Ruolo preziosissimo quello della catena di esterni sulla fascia destra della Juventus. Per trovare un esempio calzante basta aspettare pochi secondi rispetto al precedente screen. La prima fase del movimento è un taglio verso il centro da parte di Pepe*, che obbliga Nagatomo a seguirlo verso il centro. Con la difesa dell'Inter che si stringe, sulla corsia si crea una voragine per lo scatto di Lichtsteiner. Il cursore svizzero ha così la possibilità di arrivare al cross da fondocampo totalmente indisturbato, portandosi nuovamente Nagatomo a spasso per il campo (altrimenti Lichtsteiner sarebbe in porta).
*che in questo caso finisce in fuorigioco, per poi aspettare che la linea difensiva arretri ed attaccare sul secondo palo al momento del cross
CHIAVE TATTICA 3 - MARCATURA "A NIENTE": Nè a uomo, nè a zona. La coppia di centrali Lucio-Chivu è quanto mai statica e l'azione di filtro di Cambiasso e Zanetti è praticamente nulla. Un esempio di come NON si debba difendere lo fornisce sempre la stessa azione pochi secondi più tardi. Lichtsteiner arriva sul fondo per crossare: sul secondo palo c'è Pepe, che può scattare alle spalle di Maicon (che non lo vede); al centro c'è Matri in corsa "controllato" da Lucio e poco più indietro c'è Mirko Vucinic dimenticato dai marcatori, con Chivu risultera utilissimo nel difendere sulla traiettoria per il cross basso.
La sequenza di immagini inserita mostra che il cross di Lichtsteiner riuscirà a raggiungere Matri, che batte sul tempo Lucio mentre Chivu guarda -e c'è ancora Vucinic libero, evidenziato di rosso-.
Poteva essere benissimo gol in questo momento, ma i riflessi di Julio Cesar salvano il cleen sheet momentaneo dell'Inter: è qui che entra in gioco la posizione di Vucinic, che sulla ribattuta si trova tra i 3 posizionati sotto porta l'unico a poter ricevere il pallone (Lucio è ancora sbilanciato per l'intervento su Matri, Chivu invece è molto reattivo): la scelta è solo quale parte della rete colpire. Ovviamente il risultato al 12' minuto sarà 0-1 Juve.
E' stata analizzata una sola azione su 90 minuti. Il copione è sempre lo stesso: vi mostrerò alcuni screen, giudicate voi.
39:25. Chivu è in marcatura su Matri, non è che qualcuno di quei 3 si decida a seguire Marchisio?
Marchisio controllerà in modo strano per poi provare un pallonetto, che andrà a lato, su Julio Cesar in uscita.
42:14. Obi e Zanetti stringono verso il centro e sulla destra Lichtsteiner ha una prateria davanti.
04:12. Ancora gabbia su Pirlo....e se continuassi dritto?
p.s. Lo so, ci ho preso gusto a disegnare frecce con Photoshop....
Giuseppe Brigante
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